Al Calice d'Argento
Al Caleze d'Arzento
(Dal Caleze)


L'illustrazione si ispira ad altre insegne commerciali ed immagini coeve alla vetreria.

CRONOLOGIA

1567 / 1569 - Viene citato un Bortholamio dal Calese d’arzento.
1591 - I Capi del Consiglio di Dieci intimano di “cavar fogo” a diversi proprietari vetrari tra cui un Paulo (Pauolo?) dal Calise che probabolmente gestisce la fornace assieme a un tal Bastian q. Battista.
1603 - Alvise Dal Calese di Batta, nipote di Bartolomeo, è titolare dell’omonima fornace perlomeno dal 1600 e Gastaldo dell’Arte.
1621 - Muore Alvise.
1627 - I figli di Alvise, Marcantonio e Francesco “...smettono il negotio della fornasa, per essere andati al basso...”.
1638 - Marcantonio, pentito della chiusura o forse economicamente ristabilito, riapre la fornace familiare all’insegna Del Calese.
1654 - Il figlio di Marcantonio, Alvise, subentra al padre nella gestione e nella proprietà.



Al Campanile
Al Campaniel
(Bigaglia)


L'illustrazione si ispira ad altre insegne commerciali ed immagini coeve alla vetreria.

CRONOLOGIA

1630 - Muore di peste Prè Marin Bigaglia, sacerdote, suddiacono di San Stefano e vetraio. La sua eredità comprende la fornace Al Campanil, con annessa bottega. Viene suddivisa tra gli eredi Bigagia: Benetto, Lunardo, Bortolo e Bernardin.
1633 / 1656 - Bartolomeo Bigagia quondam Bernardin è il titolare della fornace Al Campaniel.



Al Cappello
Al Capelo
(Licini, Dal Caleze?)


L'illustrazione si ispira ad altre insegne commerciali ed immagini coeve alla vetreria.

CRONOLOGIA

1511/1549 - Gaspar de Licinij è denominato verier a Capello. Con lui viene citato quale proprietario della vetreria un Joannes. Entrambi sono della famiglia Licini, di origine lombarda, probabilmente bergamasca.
1512 (set.) - Anche Baldassarre Licinio è “...verier Al Cappello...” e lo sarà, quantomeno, fino al 1525.
1549 (mag.) - Forse in qualità di socio con i Licini, risulta titolare della vetreria al Cappello un tal Matteo a Calice.
1549 (set.) - Gaspar a Capello e Joannes (Licini) partecipano, il primo come compagno dei padroni, il secondo come proprietario, ad una riunione dei vetrai muranesi.
1565 - Si cita un tal Vicenzo Licini de Zuanne dal Capello, divenuto padre di Baldissera Giacomo.
1568 - Zuanne Licini è sempre verrier Al Cappello.
1650 - Un altro Zuanne di Licini e vetraio al Cappello.







Testo ed illustrazioni di Marco Toso Borella

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